Sono un cane fortunato
Con un buon pedigree meticcio e sangue meridionale nelle vene
Mi trovavo in una fabbrica abbandonata
inalando le particelle di ferro arrugginito
Su uno stradone trafficato , al freddo con la mia mamma e i
miei fratellini
Sulle zolle di polvere e catrame annerito
C’è destino e destino e il mio mutò di colpo
Giunse un’umana e ci prelevò da quello stato scandaloso anche per un’animale
Ed io non ero più in una fabbrica abbandonata in mezzo alla
nera polvere.
Gironzolavo per casa
Più stupito che arrabbiato
Sentivo sul pelo sguardi curiosi ma sinceri
Ero un cane senza padrone
Un randagio modesto
Due amici umani mi presero con sé
Per me c’erano sorrisi e aria calda
Soffice cuscino insieme ai miei fratellini e alla mia mamma
Mi era permesso accedere alle carezze e a qualcosa da
mangiare
Avevo intrapreso un viaggio lungo , avevo paura
Le ruote sgommando andavano
in autostrada e dietro la curva
Eravamo già in una
giungla fatta di cemento. Non era la fabbrica abbandonata
Qui tanti umani si aggiravano per le strade e tutti giganti
Nel mio nuovo appartamento ero solo di passaggio
E quando vidi la mia nuova mamma e il mio nuovo papà umani
Ero già nelle loro braccia prima ancora che me ne
accorgessi.
Ora sto in un appartamento
, allego e felice
Ho una famiglia umana e solo io posso permettermi di correre
per la casa a piedi nudi
O di mettermi con il muso sulle loro ginocchia mentre mi
sussurrano parole dolci
Sono amico di tutti nel quartiere e voglio giocare sempre anche con chi non mi sente
E poi la sera mi accuccio vicino a loro al calar della luce
Con la luna piena in cielo ci addormentiamo serenamente per
la notte intera
Aspettando la luce del mattino per tornare ad essere
vicini con tanto amore
, la fabbrica abbandonata non me la ricordo neanche più
Abito in città , in
un appartamento caldo e profumato.
Sono un cane fortunato
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